Soci@lMedia

Progetto Soci@lMedia

 

Le tecnologie digitali offrono da tempo la possibilità di ampliare la propria rete di amicizie in modo quasi smisurato: non è infrequente che gli adolescenti “si sfidino” tra loro rispetto al numero di “amicizie” strette on line. Avere molti amici nella vita virtuale, o molti followers, è elemento di grande popolarità e di vanto con gli amici della vita reale. Non a caso, quindi, gli adolescenti aggiungono tra le proprie cerchie, in particolare sui loro profili social, “amici di amici” senza valutare attentamente a chi stanno dando accesso alle proprie informazioni, alle proprie foto, spesso ai luoghi che frequentano. Tra le poche accortezze che molti ragazzi utilizzano per valutare l’affidabilità e la sicurezza di chi chiede loro di essere aggiunto tra gli amici, c’è quella di valutare il numero di amici in comune con la persona che aggiungono. Se per molti adulti sono evidenti l’ingenuità e l’imprudenza con cui bambini e adolescenti si approcciano a questa modalità di relazione e amicizia “on line”, per altri adulti e per i ragazzi stessi non è così. Questo li espone a rischi notevoli: tra gli altri, quello di condividere con sconosciuti l’accesso al loro mondo on line, e quindi alle informazioni che potrebbero essere utilizzate in modo inaspettato e non sempre positivo. Aiutare i propri studenti a tutelarsi, scegliendo con cura chi frequentare on line, è allora un compito importante anche dell’insegnante che contribuisce in questo modo alla loro tutela nella vita virtuale, con ripercussioni non banali nella vita reale.

E’ un progetto di prevenzione all’uso non consapevole dei Social Media (Facebook, Twitter, Instagram, WhatsApp, ecc.) volto a sottolineare i pericoli che si incontrano nella navigazione sul web utilizzando le reti sociali.
​Saranno presi in considerazione i rischi legali, psicologici e sociali della diffusione incontrollata e dello scambio di informazioni personali, video, immagini.
Sono previsti interventi sulle classi seconde per aumentare la consapevolezza dei rischi che si corrono e dei danni che si possono arrecare ad altri con un uso scorretto dei socialmedia.  Verranno trattati anche argomenti inerenti al cyberbullismo e alla recente normativa dedicata. Sono in programma anche incontri sul tema con i genitori e con l’intervento della Polizia Postale.

Dall’anno scolastico 2019/2020 si sperimenta in alcune classi prime il sottoprogetto “Patentino dello smartphone ” in collaborazione con ASL e Polizia Postale.